Bari-Treviso e Salernitana-Bari vendute per 220.000 euro

andrea masiello

Posto che Antonio Conte secondo quanto emerso finora è persona informata sui fatti e nulla più nell’inchiesta condotta dalla procura di Bari (come spiegato in un approfondimento qui), i 36 avvisi notificati ricollocato nel mainstream l’odiosa negoziazione da spogliatoio o da stazione di servizio di risutati di incontri professionistici. Serie A compresa. Non dimentichiamolo. Nel pallone c’è più marcio di quello che si creda, di quello a cui si vuole credere.

Tanto per dire, ai 27 giocatori coinvolti di quel Bari tra cui l’attuale portiere del Torino Jean Francois Gillet e il capitano Francesco Caputo viene contestato il reato di concorso in frode sportiva in relazione alle presunte combine di serie B Bari-Treviso del 10 maggio 2008 che finì 0-1, e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, 3-2. Le due partite – secondo l’accusa – furono vendute dai pugliesi in cambio di 220.000 euro complessivi. Non figura in alcun dispaccio di agenzia il nome di Andrea Ranocchia, il cui legale ha confermato a Sky Sport 24 che i suo assistito non ha ricevuto alcun avviso il che comporta la pressoché ufficialità dell’archiviazione per il difensore interista (cosa che si dovrà verificare sul piano della giustizia sportiva, come d’altronde per Conte)

BARI-TREVISO

Per perdere Bari-Treviso dieci calciatori biancorossi hanno intascato complessivamente 70.000 euro, soldi che sarebbero stato consegnati dal calciatore del Treviso William Pianu ai baresi Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davide Lanzafame, Jean Francois Gillet, Marco Esposito, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci e Vitangelo Spadavecchia. Per far vincere la Salernitana, due calciatori e un dirigente della squadra campana – Luca Fusco e Massimo Ganci (ex Bari) e il team manager Cosimo D’Angelo – avrebbero offerto 150.000 euro a 16 calciatori del Bari, e ad Angelo Iacovelli (accusato anche di favoreggiamento reale), uno dei testimoni chiave dell’inchiesta.

SALERNITANA-BARI

I giocatori che avrebbero ricevuto 7.000 euro a testa per aver partecipato alla combine, secondo l’ufficio del pubblico ministero sono 16: Andrea Masiello, Cristin Stellini, Davide Lanzafame, Vitali Kutuzov, Marco Esposito, Nicola Santoni, Alessandro Parisi, Daniele De Vezze, Gianluca Galasso, Simone Bonomi, Francesco Caputo, Jean Francois Gillet, Corrado Mario Colombo, Raffaele Bianco, Mark Edusei e Stefano Guberti. Secondo le indagini, Iacovelli avrebbe aiutato i calciatori a compiere il reato di frode sportiva, ricevendo l’intera somma destinata ai giocatori e distribuendola in parti uguali.

AVVISI DI FINE INDAGINE

1) Il primo avviso di fine indagine, nel quale compaiono i nomi di 27 calciatori, prevede il reato di concorso in frode sportiva in relazione agli incontri di serie B ritenuti ‘truccati’ Bari-Treviso del 10 maggio 2008 che finì 0-1, e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, 3-2. Gli incontri – secondo l’accusa – furono venduti dai biancorossi in cambio di denaro.

2) Nel secondo avviso di fine indagine compaiono – a quanto è dato sapere – i nomi di sei calciatori, quattro dei quali ex biancorossi, accusati di concorso in frode sportiva per le presunte combine di Bari-Sampdoria (0-1) e Palermo-Bari (2-1).

3) Nel terzo provvedimento viene contestato a tre capi ultrà del Bari, già arrestati il 10 maggio 2012, il reato di concorso in violenza privata per aver minacciato e preso a schiaffi un calciatore biancorosso per costringere la squadra a perdere le ultime due partite di campionato Cesena-Bari e Bari-Sampdoria della stagione 20120-2011, e per aver tentato di aggredire un atleta biancorosso che si sottoponeva ai controlli antidoping al termine della partita Bari-Chievo del 20 marzo 2011.

Bari-Treviso e Salernitana-Bari vendute per 220.000 euroultima modifica: 2013-01-09T21:59:26+01:00da elisdono

Related posts